Nuvoleazzurre

Il rodaggio, quella figura mitica che tutti citano e nessuno ha mai visto, come noto ha lo scopo di formare la cosiddetta “camicia”: lo strato di carbone dentro il fornello. Questo, che è niente di più che una incrostazione fisiologica dovuta al contatto della brace con le pareti di radica serve, come scopo fisiologico, ad assorbire l’umidità prodotta dalla combustione. Secondariamente esso è uno strato che rallenta la successiva carbonizzazione del legno di radica. Poi altri sostengono che ammorbidirebbe il fumo.

I guru della pipa comunque raccomandano che tale incrostazione Si formi sul fondo e dopo risalga su tutto il fornello.

Ma come si ottiene ciò?

Ecco allora il mitico rodaggio, una carica parziale via via sempre più completa del fornello e con particolari tabacchi (vedasi Italia).

Proprio questo accanimento, questa maniacalità e il dover semmai usare un tabacco che ripugna allontana persone dal magico mondo della pipa.

La camicia la di forma anche caricando tutto il fornello col nostro tabacco preferito avendo l’unica accortezza di fumare lievemente, con molta calma, senza surriscaldarlo e fumare tutta la carica. L’unica vera accortezza da usare con una nuova pipa è farla riposare due-tre giorni prima di riutilizzarla.

Ma…

C’è sempre un ma. Tutto questo assolutamente non deve essere un’ossessione. E neppure tentare di avere chissà che patina di carbone chè si finirebbe per bruciare ilfornello.

In ultimo la crosta seppur utile, ma se prodotta in eccesso o male può addirittura causare incrinature nel fornello.

Quindi o fumatore che hai in mano la tua pipa nuova, essa sia la tua prima o millesima, non preoccuparti: fumala, ma rispettala; fumala, ma abbine cura; fumala, ma fai finta che sia un bambino che deve diventare adulto.